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4 Novembre 2017

L’Olio della Puglia

L’olio extravergine di oliva è l’alimento che più di tutti caratterizza la terra di Puglia. Il suo profumo intenso è un atto generoso verso l’olfatto a cui non ci si può sottrarre, e utilizzare l’olio pugliese per la cucina mediterranea è come mettere una corona e sentirsi un re.

Io non so immaginare una Puglia senza olivi, belli e maestosi o esili ma ugualmente produttivi.

L’olivo è presente nella nostra terra sin dal primo millennio avanti Cristo, e ci sono esemplari ultracentenari che mozzano il fiato per l’imponenza.

Vivi che respirano insieme a noi, avvolti da una coperta di vento che li attorciglia e li fissa in posizioni scultoree. Ulivi che parlano di anni di lavoro e di amore.

Più di 50 milioni di alberi in tutta la regione, che risulta essere prima produttrice di olio. 

Potarli, raccoglierne i frutti e macinarli, imbottigliarne il succo, sono azioni a cui ci si accosta con atavica dedizione. Ogni goccia d’olio per i pugliesi è sempre stata preziosa, tanto da arricchire di superstizione i mille racconti del passato per preservarlo da eventuali sprechi: far cadere l’olio portava sfortuna.

Mettete un po’ d’olio su una fettina di pane e assaporatene il gusto, vi svelerà un mondo di sapori e immagini a cui non si può rinunciare.

In tutta la Puglia si estendono oliveti che appartengono alla terra e all’immagine del territorio, interi campi delimitati da muretti a secco, in uno scenario affascinante senza tempo. Tronchi maestosi che sorreggono chiome rigogliose, verde e argento che brillano al sole; e quando piove anche sugli ulivi, la Puglia è benedetta dall’amore e dal sapore.

Ci sono diverse varietà: l’olio DOP extravergine di oliva Collina di Brindisi per esempio, che viene prodotto a Cisternino, Ostuni, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni; ricavato più che altro da l’Ogliarola, la Cellina di Nardò, la Coratina e il Leccino.

L’olio extravergine di oliva Dauno DOP prodotto nella provincia di Foggia.  L’olio extravergine di oliva Terra d’Otranto DOP prodotto nel Salento dalla Cellina di Nardò e l’Ogliarola.

E quello della terra di Bari DOP, che si ottiene dalla Coratina, la Cima di Bitonto, la Cima di Mola; tra i vari l’Olio di Castel del Monte, della Murgia dei Trulli e delle Grotte.

Abbiamo la possibilità di scegliere il tipo di olio che più ci piace: quello dal gusto intenso e armonioso, o da un’oliva che nasconde un profumo di mandorla, l’olio dal fruttato deciso per veri intenditori, o quello lievemente piccante e amarognolo che pizzica in gola, l’olio verde con gusto più dolce.

L’olio della Puglia è anche benefico, possedendo un elevato contenuto di acido oleico, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e a ridurre il tasso di colesterolo cattivo.

Il nostro olio si presenta in diverse qualità: più delicato dal colore giallo oro, buono per essere usato con pietanze crude, giallo più intenso ideale per piatti a vapore e di colore verdognolo ottimo per arrosti o per conservazione di prodotti sott’olio.

Prendete un po’ d’olio e annusatelo: non vi viene subito in mente pane e pomodoro? Non percepite la consistenza vellutata immaginando già di assaporarla? Intingete un dito e portatelo sulla lingua: sentirete un sapore dolce amaro e un pizzicore che sa di sale, di foglie e di teli bianchi con cui si raccoglievano un tempo le olive.

Gustarlo ci fa ritrovare momenti piacevoli trascorsi con chi prepara da mangiare e con l’armoniosa atmosfera dei focolari. L’oro della Puglia che rende felici tutti.

Categoria: Esperienze

10 commenti

  • Sandra
    on 9 Novembre 2017

    Descrizione precisa ed evocativa. Esaltazione dei sensi in un racconto che sa di terra, di sapori, di odori.

  • Debora Giacò
    on 11 Novembre 2017

    Hai descritto alla perfezione ciò che si prova assaggiando l’olio della tua, della mia terra… io ricordo i momenti in campagnia con mio nonno che è mancato due anni fa… pane,pomodoro appena colto dalla sua terra e olio fresco….. un’apoteosi di ricordi e profumi… grazie Egidio :*

  • Domenico
    on 12 Novembre 2017

    Cosa significa l’olio di oliva per la Puglia lo capisci appena entri in regione arrivando in autostrada. Sono soprattutto gli ulivi, prima delle cattedrali, prima dei castelli, prima del mare cristallino, a darti il benvenuto ed a far capire a chi viene da fuori dove è arrivato. Percorrendo la Puglia da nord a sud lungo la costiera adriatica, gli ulivi sono un straordinario compagno di viaggio, anche se come giustamente indicato nel blog, parliamo di zone diverse e dove si producono qualità di olio di oliva diverse tra loro. “La Puglia non è solo Salento” mi disse tempo fa un’amica invitandomi a visitare questa regione, e con il tempo non posso che darle ragione. Senza nulla togliere al bellissimo Salento ed al suo bellissimo mare, sono rimasto letteralmente folgorato dal cuore di questa terra, che per me è rappresentato da quel pezzo di regione che va dal sud di Bari fino ad Ostuni, passando per Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Cisternino. Ovvero la Valle D’Itria. Per capire quanto la regione sia legata agli ulivi è particolarmente significativo affacciarsi dal belvedere di Ostuni e vedere la distesa di ulivi secolari che arrivano fino al mare. Ma a proposito di panorama unico e di mare, a me piace affacciarmi dal “Lungomare” di Locorotondo e far spaziare lo sguardo sul “mare” di campagna contraddistinto da un alternarsi di alberi d’ulivo, filari di vigneti, muretti a secco ed ovviamente gli immancabili trulli. Consiglio vivamente una vacanza in trullo durante il periodo della raccolta delle olive, è bellissimo vedere tante persone impegnate nella raccolta di questi frutti che poi ci daranno un buonissimo olio d’oliva per le nostre tavole e la nostra cucina.

  • David C.
    on 16 Novembre 2017

    Gli ulivi pugliesi sono davvero alberi fatati….

  • Nicola
    on 1 Dicembre 2017

    Condire una bruschetta con l’lio Pugliese è come completare una torta con una ciliegina in cima: è ciò che mancava alla perfezione!

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